Il phishing inizia con una e-mail, un sms o un’altra comunicazione fraudolenta inviata allo scopo di agganciare una vittima. Il messaggio sembra provenire da un mittente affidabile, come un collega, un ente o un’azienda conosciuta: se l’inganno riesce, la vittima viene invitata a fornire informazioni riservate su un sito web truffa. Spesso, nel computer del malcapitato si scarica un malware.
Questa pratica prende il nome di phishing. O smishing, se avviene tramite SMS.
Ecco come riconoscere questa tipologia di attacchi e tenere al sicuro i tuoi dati aziendali.
Alcuni esempi di phishing e smishing
Scopri come funzionano questi attacchi in dettaglio e come puoi proteggerti
«Il tuo pacco è in attesa di consegna»: sms di phishing a nome di Poste Italiane
Capita spesso di ricevere degli SMS da parte di Poste Italiane che ti informa della presenza di un problema con la spedizione del tuo pacco e in cui ti viene richiesto di pagare un importo. Se fai clic sul link presente nel messaggio, ti verrà chiesto di effettuare il pagamento e di inserire i dati della tua carta.
Nonostante possa sembrare un sms sorprendentemente verosimile, in realtà si tratta di una truffa. Tuttavia, prestando attenzione ai dettagli, talvolta si possono trovare delle incongruenze.
«Il tuo account Amazon è incompleto»: e-mail di phishing da parte di Amazon
Nel caso di Amazon, i truffatori cercano di aggirare le misure di sicurezza. Ad esempio, in un’e-mail di questo tipo viene richiesto di aggiungere il tuo numero di telefono per proteggere il tuo account Amazon. La conferma del numero avviene tramite un link che, ovviamente, è manipolato. Tramite un modulo, i criminali cercano difatti di ottenere altri dati oltre al tuo numero di telefono, quelli della tua carta o il tuo indirizzo.
Messaggi di questo tipo sono spesso formulati con un’urgenza che ha lo scopo di metterti sotto pressione.
«Abbiamo rilevato un’anomalia sul tuo conto corrente. Reinserisci le credenziali di accesso»: sms da parte della tua banca
In questa comunicazione la banca chiede di cliccare su un link che apre un sito (in cui viene riportato il logo e il nome della banca), che sembra quello del proprio istituto di credito, in cui viene richiesto di inserire le credenziali di accesso al proprio conto corrente. Una volta inseriti, si riceve una chiamata nella quale viene richiesto un secondo codice per accedere ai servizi online della propria banca, l’OTP. Una volta comunicato, inizia lo svuotamento del conto.
«Ciao, sono in riunione e ho bisogno di un bonifico urgente sul conto di questo fornitore» e-mail di phishing da parte del CEO dell’azienda o di un collega
Le minacce interne sul posto di lavoro, ossia le mail che sembrano provenire da un account di posta aziendale, sono purtroppo all’ordine del giorno. Si tratta di attacchi meno frequenti rispetto al phishing tradizionale, ma sono molto più pericolose poiché più difficili da individuare.
Ad esempio, un dipendente dell’ufficio amministrativo riceve un’email dal suo capo che lo esorta a eseguire un bonifico con estrema urgenza sul conto di un fantomatico fornitore. Questo è un attacco di Business Email Compromise e può rappresentare una minaccia piuttosto grave.
Ma come si fa a riconoscere questa tipologia di truffe?
Cosa fare per riconoscere e-mail o sms di phishing
- Verifica il mittente: passa il mouse sull’indirizzo e-mail del mittente per scorgere delle anomalie
- Lo stesso vale per i link: passa il mouse sul link (senza cliccare) e vedrai che il dominio di destinazione ti sembrerà strano
- Controlla manualmente il numero di spedizione o del pacco: inserisci il codice sulla pagina Internet di poste Italiane
- Accedi al tuo account Amazon ed entra nella sezione Centro Comunicazioni: lì vedrai tutti i messaggi autentici di Amazon
- Non cliccare mai su questi link e non rivelare informazioni riservate su di te o sulla tua carta