Il protocollo di sicurezza WPA2 è ormai quello più diffuso per la protezione delle reti Wi-Fi, dato che il vecchio WEP è da anni aggirabile (con i giusti strumenti) in pochi attimi. A quanto pare è adesso il turno di WPA e WPA2 di andare in pensione, almeno nella sua implementazione attuale.
Una volta preso il controllo i dati scambiati sarebbero suscettibili a “decrittazione, furto di credenziali, dirottamento di connessioni TCP, iniezioni di contenuti HTTP ed altro”. Un hacker malevolo a conoscenza del meccanismo con cui il WPA2 può essere aggirato ha quindi tutto il potenziale per accedere a dati personali e impossessarsi dell’identità digitale di un’altra persona. Cambiare password non servirebbe a niente e certi dispositivi (si parla del 41% dei dispositivi Android, quelli con versione precedenti alla 6.0) sarebbero suscettibili ad attacchi come il reindirizzamento verso il download di malware
I ricercatori che hanno scoperto questa falla spiegano che praticamente qualsiasi dispositivo che utilizza questo protocollo è suscettibile. Una questione che comprensibilmente sul web ha subito preso dimensioni catastrofiche, soprattutto perché non c’è la certezza che questo exploit non sia stato già scoperto ed utilizzato.
Fortunatamente per KRACK c’è già un rimedio che a quanto pare può essere portato su tutti i dispositivi che utilizzano WPA2, peraltro senza perdere la compatibilità con quelli che ancora non sono stati aggiornati. La Wi-Fi Alliance sta inoltre già lavorando a degli strumenti dedicati ai produttori per individuare il problema e realizzare e distribuire il fix.
Insomma non è ancora il tempo per il WPA3, ma il problema a questo punto sarà la distribuzione capillare della patch correttiva che immaginiamo non tutti i produttori saranno in grado di far arrivare sui dispositivi più vecchi o su sistemi implementati da terze parti.
Vista la risonanza che ha acquisito KRACK, i produttori stanno già rispondendo a questa crisi con notizie, più o meno concrete, sul rilascio di fix ed aggiornamenti correttivi della falla. Google, Microsoft e i primi produttori hanno già sistemato i problemi dei protocolli WPA/WPA2 scovati dai ricercatori.
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